L’amica paura

L’amica paura

Da quando veniamo concepiti e per i 9 mesi della gestazione per lo più siamo tranquilli, al caldo, in un ambiente che fa tutto per noi.

Ci attiviamo quando arrivano zuccheri, ossia quando la mamma mangia, o anche in risposta a stimolazioni ormonali derivate dalle emozioni materne. Se la mamma è stressata questo ci arriva e influisce sul nostro sviluppo, ma, se la mamma è serena, siamo sereni anche noi.

Poi nasciamo. Tra le prime emozioni che proviamo c’è paura. Come lo sappiamo? Perché le contrazioni del parto inducono nel bambino la liberazione di catecolamine tra cui l’adrenalina, la dopamina, la noradrenalina e l’epinefrina che aumentano la frequenza cardiaca, accelerano il respiro, ed inducono i movimenti che il bambino fa per trovare la strada e venire alla luce. Quindi la paura ci serve sin dall’inizio della nostra vita. Una scoperta che è molto importante far fare ai bambini è che le emozioni tendono a diminuire di intensità se sono osservate mentre aumentano quando si cerca di combatterle, minimizzarle e mandarle via.

Anche la paura è una nostra amica: ci sono momenti in cui ci serve ma poi può capitare che ci resti attaccata addosso. Lo fa per assicurarsi che non saremo più in pericolo. Ma noi possiamo rassicurarla perché guardando bene intorno a noi possiamo verificare che non ci sono pericoli reali e che ci sono persone che si prenderanno cura di noi. Quindi siamo abbastanza forti da affrontare le minacce che stiamo immaginando proprio perché le stiamo solo immaginando.

Chiameremo la nostra amica paura quando avremo di nuovo bisogno di lei per aiutarci ad affrontare un pericolo vero. Ma fino ad allora può riposare tranquillamente e lasciar tranquilli anche noi.

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